Nato nel 1907 a Zara da madre sloveno-croata e padre serbo-tedesco ufficiale dell’Esercito austro-ungarico, cresce tra Zara, Timișoara, Trieste, Vienna e Zagabria. Avvocato e magistrato di simpatie comuniste, entra ufficialmente nel Partito Comunista di Jugoslavia nel 1939 su invito del segretario Broz.
Durante la Seconda guerra mondiale diventa uno dei principali diplomatici della nascente Jugoslavia di Broz, ormai divenuto Tito, e da viceministro agli esteri è uno dei principali responsabili della gestione della questione di Trieste.
Ambasciatore di Jugoslavia a Roma nel 1951 e a Londra nel 1952, nella capitale britannica negozia per conto del suo governo il Memorandum d’intesa di Londra del 1954.
Chiude poi la carriera come segretario della Commissione economica per l’Europa dell’ONU.
FOTO: Vladimir Velebit, nuovo console jugoslavo in Italia, sosta alla stazione centrale di Trieste durante il suo viaggio verso Roma, 12 gennaio 1952. Foto Mario Magajna, Trieste. OZE-NŠK, fondo Primorski Dnevnik, inv. Mario Magajna 1952_02038/11.