Nato a Muggia nel 1900, dal primo dopoguerra si dedica totalmente all’attività rivoluzionaria. Comunista, legato all’Unione Sovietica sin dagli anni Venti, per decenni è attivo in vari Paesi europei, africani e americani.
Nel 1947 torna nella Zona A, dove in capo a pochi mesi assume il controllo del locale partito comunista, esautorandone la precedente maggioranza filo-jugoslava in occasione dello scisma tra Tito e Stalin del 1948. Anti-titoista e fautore dell’indipendenza del Territorio Libero di Trieste, durante la crisi del 1953 dichiara che i comunisti triestini avrebbero impugnato le armi contro gli jugoslavi in caso di invasione della Zona, cosa che non avrebbero invece fatto qualora ad entrare nella Zona A fossero stati gli italiani.
FOTO: Vittorio Vidali (a destra) partecipa a un ricevimento nella prefettura di Trieste in occasione della Festa della Repubblica del 1958. Autore sconosciuto. ASTS, Archivio fotografico CGG, album 17/58, b. “Album 6”.