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Vescovo di Trieste

Antonio Santin

Nato a Rovigno d’Istria nel 1895, prende i voti nel 1918. Nel 1933 diventa vescovo di Fiume, e nel 1938 viene trasferito alla diocesi di Trieste e Capodistria. Acceso sostenitore dell’italianità di Trieste e dell’Istria, il 4 novembre 1953 approva l’immediata riconsacrazione della chiesa di Sant’Antonio Nuovo, sconsacrata dallo spargimento di sangue in occasione degli scontri tra Polizia civile e manifestanti di quella mattina: nel pomeriggio, però, in occasione della cerimonia scoppiano nuovi disordini e si contano i primi due morti degli incidenti di Trieste del novembre 1953. L’8 novembre officia personalmente i funerali dei sei morti provocati dagli scontri dei giorni precedenti, invitando alla pace e ponendosi alla testa di un corteo funebre di 100.000 persone cui partecipano i rappresentanti di tutti i partiti politici della città.

FOTO: Mons. Antonio Santin a Trieste nei primi anni Cinquanta. Autore sconosciuto. ASTS, Archivio fotografico CGG, b. 1 ex b. “Archivio E. Lasorte”.

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