Nato a Lubiana nel 1910, dirigente del Partito Comunista di Jugoslavia, durante gli anni della Seconda guerra mondiale diventa uno dei più stretti collaboratori di Tito, di cui è a varie riprese vicepresidente e ministro degli esteri. Principale leader e referente politico della Slovenia, repubblica federale di cui difende sistematicamente gli interessi a Belgrado, durante gli anni di guerra e della questione di Trieste cerca di ottenere un’espansione territoriale della Slovenia a spese – anche, ma non solo – dell’Italia. Non ottiene il confine sul Tagliamento come da lui inizialmente auspicato, ma riesce tuttavia a garantire uno sbocco al mare per la Slovenia nell’Istria settentrionale.