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17. I funerali – nei documenti

Dopo sei morti e probabilmente centinaia di feriti nell’arco di pochi giorni a Trieste il 7 novembre 1953 tutte le parti cercano di evitare nuovi scontri.
Già dal giorno precedente il vescovo Santin, il rappresentante del governo italiano de Castro e lo stesso sindaco Bartoli hanno invitato a evitare nuove violenze.
Anche il GMA fa la sua parte, assegnando ai soldati americani i compiti della Polizia civile, i cui agenti, spesso demoralizzati e in certi casi dimissionari, vengono invece consegnati nelle loro caserme.
Il giorno successivo, domenica 8 novembre, è il giorno dei funerali solenni delle vittime, che si svolgono nella cattedrale di San Giusto, tappezzata di corone di fiori dei cittadini e dalle istituzioni di tutta Italia, prima fra tutte la corona del presidente della Repubblica Luigi Einaudi. La funzione è officiata dal vescovo Santin, che invita alla pace e si pone poi alla testa di un corteo di almeno centomila persone che accompagna le sei bare da San Giusto al cimitero di Sant’Anna. In testa al corteo, assieme a Santin, sfilano il sindaco Bartoli e i rappresentanti di tutti i partiti politici della Zona A, comunisti cominformisti compresi, oltre ai gonfaloni di numerose città italiane.
Devono rinunciare alla presenza i ministri del governo di Roma ed altre personalità della Repubblica Italiana (dove le bandiere sono esposte a mezz’asta), primo fra tutti Pella, cui Winterton ha negato il permesso di partecipare ai funerali.
D’altronde sono opportunamente assenti anche i rappresentanti del GMA, e la corona di fiori inviata dal generale Winterton viene fatta sparire, nonostante il desiderio di de Castro di farla sfilare in corteo dietro a quella inviata da Pella.
Il servizio d’ordine è gestito dalla polizia amministrativa e dai nuclei di difesa delle forze politiche, comunisti cominformisti compresi. La Polizia civile invece se ne rimane chiusa in caserma, dove il generale Winterton prova a rincuorare gli agenti.

Settimo giorno, anno VI, n. 47, (19 novembre 1953).
Il settimanale d’attualità Settimo giorno dedica un articolo ai fatti di Trieste, proponendo in prima pagina una foto dei funerali. La bara che si allontana dalla cattedrale di San Giusto è quella di Ermino Bassa.

i personaggi

Gianni Bartoli

Sindaco di Trieste

Diego de Castro

Diplomatico italiano

Giuseppe Pella

Presidente del consiglio italiano

Antonio Santin

Vescovo di Trieste

i documenti

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