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12. Una città armata – nei documenti

Trieste è una città piena di armi. Democristiani, comunisti cominformisti, comunisti pro-Tito, repubblicani, neofascisti… ogni partito politico della Zona A dispone di propri gruppi armati.
Questi talvolta sono apparentemente fuori controllo, in particolar modo alcune squadre di estrema destra, attive da anni e talvolta finanziate dalle autorità italiane per contrastare nelle piazze le squadre pro-Tito finanziate e dirette dagli jugoslavi.
Anche al sindaco democristiano di Trieste, Bartoli, fanno capo alcune unità clandestine, la cui esistenza però è un segreto di pulcinella, in quanto tutti sanno della loro esistenza, e del fatto che queste vengono armate dall’Esercito, che le addestra in campi appositi situati nella Repubblica Italiana. Tali formazioni, così come altre squadre pro-Italia, dovrebbero servire a fiancheggiare le truppe anglo-americane nella difesa della Zona A in caso di un colpo di mano jugoslavo: un’eventualità non improbabile in quanto già nel settembre del 1947, al momento dell’entrata in vigore del Trattato di pace, gli jugoslavi avevano tentato di far entrare le loro truppe a Trieste, anche se in quell’occasione avevano desistito di fronte alla fermezza alleata
Tuttavia, nulla esclude che i diversi gruppi presenti a Trieste e nella Zona A possano utilizzare le armi anche per altri fini.
Per questo motivo il ministro della Difesa italiano Paolo Emilio Taviani ha inviato a Trieste un ex comandante partigiano, l’ex ufficiale degli alpini e medaglia d’oro della Resistenza Enrico Martini Mauri, cui viene affidato il compito di coordinare la difesa della città da parte delle varie forze anti-jugoslave. Tra queste vanno segnalate anche quelle dei comunisti cominformisti, dotati della più importante struttura clandestina armata di tutta la Zona A.
I cominformisti infatti, guidati da Vittorio Vidali, sono fedeli a Stalin, e considerano Tito come un pericoloso nemico contro cui sono pronti a combattere poiché, dicono, sarebbero tutti impiccati nel caso di un’occupazione jugoslava di Trieste.

i personaggi

Gianni Bartoli

Sindaco di Trieste

Josip Broz “Tito”

Presidente della Repubblica federativa di Jugoslavia

Paolo Emilio Taviani

Ministro della difesa italiano

Vittorio Vidali

Segretario del partito comunista del TLT

i documenti

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