La disponibilità di Pella ad acconsentire ad una spartizione “de facto” del TLT tra Italia e Jugoslavia, poi riconfermata dai diplomatici italiani a Washington, Londra e Parigi, fa intravvedere a Stati Uniti e Gran Bretagna la possibilità di risolvere finalmente il problema politico internazionale della “questione di Trieste”, spina nel fianco delle diplomazie occidentali sin dalla fine della Seconda guerra mondiale.
Dopo alcune discussioni, l’8 ottobre 1953 i governi di Washington e Londra emettono una dichiarazione pubblica, conosciuta come “Nota Bipartita”, in cui comunicano la loro intenzione di sciogliere il Governo Militare Alleato e di affidare l’amministrazione della Zona A al governo italiano.
Si tratta di una soluzione “de facto”, come richiesto dall’Italia. Tuttavia, nei loro colloqui riservati con Pella e Tito gli ambasciatori britannici e statunitensi chiariscono che il proprio ritiro dalla Zona A avrà il significato di una spartizione definitiva del TLT lungo la linea Morgan tra Italia e Jugoslavia, i cui governi saranno tuttavia stati liberi di intavolare un negoziato diretto per concordare eventuali modifiche alla linea di demarcazione tra Zone.
In questo modo, i due governi alleati confidano di aver risolto la “Questione di Trieste”.